Sfruttare una terapia già esistente per curare un’altra malattia. Si tratta del cosiddetto riposizionamento terapeutico, obiettivo del progetto Remedi4all, finanziato nell'ambito di Horizon Europe con 23 milioni di euro, che parte oggi e durerà 5 anni.
A guidarlo è il consorzio coordinato da Eatris, l'infrastruttura europea per la medicina traslazionale, che coinvolge 24 istituzioni e centri di ricerca di 10 Paesi europei, tra cui l'Istituto Tumori Fondazione Pascale di Napoli, l'Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna e l'azienda farmaceutica Dompé.
Il vantaggio del riposizionamento è che i farmaci hanno già superato il lungo e costoso percorso per arrivare all’approvazione. Per lo sviluppo di una molecola servono infatti 12-15 anni e circa 2-3 miliardi di euro, mentre per il riposizionamento bastano 6-7 anni e circa 300 milioni.
Il progetto Remedi4all sfrutterà l'enorme potenza di Exscalate, la piattaforma di progettazione di farmaci basata su intelligenza artificiale e supercalcolo di Dompé farmaceutici, per accelerare l'identificazione di nuove indicazioni per composti noti tra una libreria virtuale di 2.000 miliardi di molecole. "Combineremo la potenza del super calcolo con la nostra esperienza scientifica - ha dichiarato Marcello Allegretti, chief scientific officer di Dompé, unica azienda presente nel consorzio - per accelerare lo sviluppo di candidati pre-clinici e clinici”.