Senza il vaccino, il rischio di ricovero in terapia intensiva in caso di complicanze dovute all’influenza è di 1,7 volte superiore alla media, quello di ricovero per polmonite di 3,5 volte superiore, quello di mortalità di 3 volte superiore.
Pur non percependola come rischiosa, in realtà l’influenza causa tantissime vittime ogni anno, fra le 250 e le 500 mila secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, soprattutto fra gli over 65 e fra i soggetti con patologie croniche. "Consigliamo ai pazienti di non aspettare a vaccinarsi. Il tempismo è importante per dare il tempo all'organismo di sviluppare la copertura anticorpale prima della diffusione del virus che avverrà con il calo delle temperature", spiega Angelo Avogaro, Presidente SID. “Per i diabetici aumenta di 1,7 volte il rischio di ricovero in terapia intensiva, di oltre 3,5 volte quello di ricovero per influenza o polmonite e di oltre 3 volte il rischio di mortalità", chiarisce Ilaria Dicembrini, Associato di Endocrinologia all'Università degli Studi di Firenze e coordinatrice insieme a Valeria Sordi del San Raffaele (MI) del gruppo di Lavoro congiunto SID - AMD -SiTI Diabete e Vaccini. "Ecco perché i diabetologi consigliano ai loro pazienti la vaccinazione capace di abbattere significativamente i rischi, ad esempio quello di mortalità complessiva, allo 0,57%", conclude commentando la ricerca.
Va ricordata anche la possibilità di vaccinazione contro l’herpes zoster, la cui incidenza aumenta di 1,52 volte nei diabetici con ricadute sulla qualità di vita, ad esempio la nevralgia posterpetica. La profilassi contro questo virus ha una efficacia del 91,2%, basti pensare che tra i soggetti con malattia diabetica i vaccinati la sviluppano nello 0,8% dei casi contro il 9,2% dei non vaccinati.