Da oggi, a seguito del via libera dell’Unione Europea, la polvere sgrassata di acheta domesticus (il comune grillo) potrà essere utilizzata nei...
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Adriano Panzironi, condannata la dieta del sedicente medico: "Pericolosa per la salute"
Secondo l'Agcom, venivano inviati messaggi dannosi per i telespettatori. Da qui la multa di 264 mila euro. Quindi il ricorso dell'emittente televisiva, basato sull'eccesso di potere dell'Autorità e la violazione della libertà di stampa. E adesso la sentenza del Tar. Finalmente condannato il falso medico.
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Le proteine vegetali, utili per uno stile di vita sano e un'alimentazione corretta
Un recente studio giapponese, pubblicato su "JAMA Internal Medicine"1, ha dimostrato come chi consuma buone quantità di proteine vegetali, preferendo soprattutto legumi, noci e soia riduce del 13% il rischio di mortalità prematura e del 16% le probabilità di morire per cause cardiovascolari. Oggi, invece, è ampiamente acquisito, da un consumatore sempre più attento alla salute, il concetto che un regime alimentare prevalentemente vegetale, e in particolare attento a un ricco apporto di proteine vegetali (provenienti da soprattutto da legumi, cereali e riso) e da una riduzione dell'introito di proteine di origine animali, sia benefico.
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Nutrizione Fisiopatologica
Dietetica Clinica
Nutrizione Sportiva
Educazione Alimentare
Da oggi, a seguito del via libera dell’Unione Europea, la polvere sgrassata di acheta domesticus (il comune grillo) potrà essere utilizzata nei prodotti alimentari e arriverà quindi sugli scaffali dei nostri supermercati. Cinque anni fa solo pochi si sarebbero immaginati che questo potesse succedere: come confermava una ricerca BVA Doxa per Rentokil, azienda specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti del gruppo Rentokil Initial, quasi il 60% degli italiani pensava che gli insetti non sarebbero mai stati accettati come alimenti in Italia.
Il novel food, che porta sulle nostre tavole nuovi alimenti, tra cui insetti e aracnidi come cavallette, grilli, coleotteri, bruchi e scorpioni, era visto come un’ipotesi non percorribile sulle nostre tavole e il pensiero di trovare su uno scaffale o nel banco frigo un prodotto a base di insetti suscitava una reazione di disgusto nel 63% degli intervistati. Percentuale in linea anche nel caso dei ristoranti: trovare un piatto nel menù a base d’insetti non sarebbe stato gradito al 60% dei rispondenti.
La tanto discussa sicurezza alimentare, che è emersa essere uno dei principali dubbi legati all’approvazione di questo provvedimento, era un elemento che già preoccupava gli italiani cinque anni fa. Il 73% degli italiani infatti pensava che la produzione degli stessi richiederebbe maggiori attenzioni in termini di sicurezza alimentare e pratiche igieniche, e il 55% era molto preoccupato dal punto di vista sanitario per le pratiche che possano essere utilizzate o meno nella lavorazione degli insetti a uso alimentare.
Quello che era considerato il cibo del futuro è ormai diventato realtà e la rivoluzione nel piatto ha decisamente avuto una spinta importante. Quanto gli italiani si ricrederanno e come risponderanno ai nuovi trend alimentari sarà poi il tempo a dirlo.
Ciao la possibilità del tuo insuccesso risiede alla base di partenza , sicuramente l’ introito delle calorie non è modulato e bilanciato , la tua composizione corporea di partenza doveva essere valutata, ti spiego ... il piano alimentare e le sue calore hanno bisogno di una pianificazione più dettagliata, valutazione dei macros e molto importante la loro distribuzione nell’ arco della giornata,. Un alimentazione adeguata al tuo obiettivo deve rispettare il ciclo circadiano quindi gli alimenti vanno introdotti in momenti esatti della giornata e appoggiati alla perfezione al timing del tuo allenamento. Per favorire un brillante dimagrimento ci deve essere rispetto di molti fattori biologici e Ormonali. Inoltre bisognerebbe vedere la metodologia utilizzata di allenamento,, valutazione dell’ intensità e del volume. Da ciò che hai scritto si evince solo una discreta perdita di ritenzione idrica ma se il giro vita è in aumento la strada per il dimagrimento è veramente Fuori linea. Attenzione a non cadere in cronico innescare dei processi sbagliati potra’ far entrare il tuo corpo in situazione di stallo pericolosi.
Buon giorno
Tutte le informazioni che lei ha ricevuto sono esatte. In realtà anche le spezie sono fibre e l'eccesso di fibre non fa bene all'esofagite. Sicuramente non fanno bene le spezie piccanti e irritanti come anice e menta. Le spezie come prezzemolo, basilico, origano, maggiorana, rosmarino , ecc. vanno usate in dosi piccolissime e, dove possibile, solo le foglioline e non i gambi. Il the, il caffè e derivati aumentano la secrezione di succo gastrico e quindi non fanno bene, anche in piccole dosi, perchè è proprio il succo gastrico che risale nell'esofago a dare problemi. Importantissimo bere pochissimo durante i pasti (per non diluire il bolo alimentare che potrebbe risalire in esofago) e bere molto a stomaco vuoto.
Deve avere pazienza e affrontare il "cambiamento dello stile alimentare" per dare giovamento alla sua salute.
Nell'attesa che tu riceva la tua risposta, anche se non sono qualificato da semplice lettore mi permetto di gettare nel discorso una cosa letta a riguardo qualche tempo fa, mentre cercavo info su possibili rimedi farmacologici alla ritenzione idrica per mia sorella e lessi del possibile impiego di diuretici www.idoctors.it/blog/cardiopatia-ipertensiva/ perché me l'aveva accennato un amico in palestra (credo sia una pratica utilizzata nel body-building). Quanto agli esami, però, non saprei. Il medico è sempre la risposta giusta.
Ciao Gabriellati,
penso che "certe malattie" esistessero anche prima e che a renderle così "diffuse e pericolose" non sia la carne o l'olio di palma, come vogliono farci credere, ma piuttosto le famose "cattive abitudini" a cui la società moderna ci ha addestrati e su cui adesso si sta speculando alla grande...
Cara Tiziana, ci sarebbe da fare una lezione su questo. Dico solo che se io sono in astinenza da "riconoscimenti" affettivi, per esempio, sarò indotta a comportarmi secondo uno schema acquisito, e memorizzato, già nel periodo dell'allattamento. Durante questa fase, infatti, il pianto del bambino non è sempre compreso dalla mamma, lo diventerà successivamente dopo prove ed errori; immediatamente la mamma offre il seno al bimbo, che lo rifiuta, perchè il suo bisogno era un altro. Dopo vari processi cognitivi il bimbo assocerà, al bisogno di ricevere carezze, il cibo, e si alimenterà in maniera compulsiva. Questo schema, se non compreso, consapevole e corretto, si mantiene per tutta la vita, e trasmesso ai discendenti.
In realtà, se il soggetto svolge attività fisiche (o intellettuali) intense durante la giornata, anche, con un limite superiore alle 1200 Kcal può sussistere questa possibilità...
è per questa ragione, che è importante essere seguiti da un professionista, in grado di elaborare il miglior piano alimentare, che soddisfi sia le esigenze nutrizionali ed energetiche sia gli obiettivi del paziente!!