L’ onicogrifosi ( unghia ad artiglio o corno d’ariete ) si caratterizza per un ispessimento estremo della lamina ungueale , di colore...
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L’onicogrifosi (unghia ad artiglio o corno d’ariete) si caratterizza per un ispessimento estremo della lamina ungueale, di colore giallo-marrone, opaca, con caratteristico aspetto a guscio d’ostrica.
È contagiosa?
L’onicogrifosi non è contagiosa e quindi non può essere trasmessa da una persona a un’altra.
Quali unghie colpisce?
Si presenta solo nelle unghie dei piedi di soggetti anziani, in genere con scarsa cura personale, che lasciano crescere le unghie magari per mesi o anni. In questi casi estremi, le unghie – soprattutto degli alluci – assumono forme di artigli e perfino di corni, molto difficili da tagliare. Tali deformità sono anche molto dolorose, una minima pressione provoca fastidio e rende difficoltoso mettere le scarpe e, nei casi più gravi, camminare. L’onicogrifosi trascurata può provocare l’insorgenza di una callosità al di sotto dell’unghia (onicofosi), che contribuisce al dolore e all’invalidità (zoppia). Infine, un’unghia con una grave onicogrifosi può penetrare nel dito adiacente, diffondendo l’ infiammazione ai tessuti circostanti.
Perché si forma?
L’onicogrifosi è provocata da una crescita difettosa della matrice dell’unghia che determina una ipertrofia laterale della lamina ungueale, che cresce eccessivamente in spessore , incurvata verso il basso e in modo spesso spiraliforme. Questa deformazione conferisce all’unghia colpita un aspetto caratteristico, simile ad un uncino o ad un corno d’ariete e proprio per questo viene anche denominata “unghia ad artiglio”.
Quali sono le possibili cause?
L’onicogrifosi può essere di origine congenita o secondaria a diverse cause:
Come avviene la diagnosi?
L’onicogrifosi è nella maggior parte dei casi rilevata dall’osservazione fisica. In alcuni casi si procede con un esame istopatologico per valutare il tessuto circostante dell’unghia.
Come si tratta?
Non esiste una terapia farmacologica efficace. L’unico trattamento possibile è l’asportazione della/e unghia/e deformata/e per evitarne la ricrescita anomala.
L’onicogrifosi è curabile ma richiede parecchio tempo che può variare molto da caso a caso, in base allo stadio dell’onicopatia. Il trattamento è prolungato e deve permettere alla nuova unghia di crescere e di rimpiazzare quella anomala.
Articolo tratto da Diabete.com, dr. Claudio Fantauzzi