La corretta idratazione rappresenta un valido alleato per la salute di ognuno di noi. Per le donne assume un ruolo ancora più centrale in alcuni...
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Ogni donna durante la sua crescita affronta delle fasi in cui una corretta idratazione risulta essere più necessaria che mai. Ne sono un esempio la...
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C'è una lacuna nel trattamento dell'osteoporosi: la maggior parte delle donne non assume terapie contro il problema nonostante la loro efficacia, e spesso le interrompono. Di conseguenza, il tasso di fratture dell'anca si è stabilizzato e potrebbe aumentare. "Lo screening della densità ossea è diminuito rapidamente" afferma Clifford Rosen, del Maine Medical Center Research Institute di Scarborough. Le raccomandazioni, derivate da due revisioni evidence based, consigliano di trattare con terapie farmacologiche le donne in post-menopausa ad alto rischio di fratture, specialmente quelle che hanno subito una frattura recente, e di iniziare con i bifosfonati. In seguito, sarà necessario rivalutare il rischio di frattura dopo tre-cinque anni e continuare i farmaci nelle donne ancora ad alto rischio di fratture o prendere in considerazione una sospensione temporanea dei bifosfonati per coloro che sono a rischio da basso a moderato. Il documento riferisce anche della possibilità di utilizzare denosumab come alternativa ai bifosfonati per il trattamento iniziale di soggetti ad alto rischio
La menopausa comporta una serie di disturbi cognitivi, ma se vengono riconosciuti e adeguatamente trattati si possono mantenere ottime funzionalità. E oggi abbiamo la possibilità di seguire nuovi approcci, che non sono solamente ormonali. Accanto ai farmaci più comuni, si sta imponendo la vortioxetina, un antidepressivo multimodale di ultima generazione su cui Mencacci ha presentato molti dati. Il grande vantaggio è poter mettere insieme una cura degli aspetti depressivi assieme a quelli cognitivi, senza avere gli effetti ridondanti di altre terapie, come l'aumento di peso e la riduzione del desiderio sessuale
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In questo gruppo si parla discute dei problemi riguardanti la menopausa.
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Risponde il dr Martino
La corretta idratazione rappresenta un valido alleato per la salute di ognuno di noi. Per le donne assume un ruolo ancora più centrale in alcuni periodi e passaggi della vita durante i quali il rischio di disidratazione è maggiore, come la gravidanza, l’allattamento, ma anche il ciclo mestruale. In quei giorni specifici entrano in campo molteplici fattori che possono causare questo effetto, è quindi consigliato aumentare l’apporto di acqua per evitare di incorrere in potenziali problematiche.
Quando una donna ha il ciclo, il grado di concentrazione di estrogeni e progesterone è più basso del normale e il corpo è più propenso a trattenere liquidi, provocando gonfiore e ritenzione idrica su glutei, cosce e fianchi. Tale meccanismo porta anche a un incremento del peso corporeo che, a partire da dieci giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, può aumentare anche del 4%a causa proprio dei liquidi. Questo eccesso è più marcato nella fase così detta progestinica (da giorno 15 al 28 di un ciclo medio di 28 giorni, durante la quale il corpo produce l’ormone del progesterone) poiché il sistema linfatico non riesce a drenare la massa accumulata. Una corretta idratazione è, quindi, fondamentale perché facilita il drenaggio, smaltendo il gonfiore.
“Per ridurre la ritenzione idrica e per non incorrere nello stato di disidratazione è consigliato, nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto durante il ciclo, aumentare la quantità di acqua mediamente mineralizzata opportunamente scelta che si assume per favorire il drenaggio dei liquidi corporei. Durante il periodo mestruale è consigliabile, pertanto, bere acque ad alto contenuto di bicarbonati e calcio che permettono una equilibrata eliminazione dei liquidi senza scompensare il bilancio corporeo dei minerali. Si consiglia anche di implementare nella dieta quotidiana cibi ricchi di fibre ad alto contenuto di acqua, evitare il consumo eccessivo di sale e consumare meno carboidrati”, spiega il Professor Umberto Solimene dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino.
L’azione dell’acqua, inoltre, contribuisce ad alleviare gli eventuali dolori che caratterizzano questa fase, quali, ad esempio, mal di testa, affaticamento, nausea, dolore al seno, crampi addominali; ma anche mal di schiena, stitichezza e sonnolenza. Sono diversi gli studi che sostengono la tesi secondo cui bere troppo poco può renderci più sensibili a diversi tipi di dolore, come ad esempio quelli da ciclo. Quando un soggetto è fortemente disidratato ha una percezione il 40% più forte del dolore. Gli effetti negativi sull’organismo sono stati riscontrati già con una lieve disidratazione, che porta a un aumento del 20% della sensibilità. Quando l’organismo è ben idratato, il sistema di termoregolazione è più efficiente, il che permette, attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine, di produrre un effetto analgesico alleviando e mitigando i sintomi mestruali come l’emicrania.
La menopausa porta cambiamenti ormonali che sono del tutto naturali e fisiologici. Questi cambiamenti sono spesso accompagnati da una fastidiosa sensazione di secchezza dovuta a una variazione della lubrificazione vaginale, con conseguente tendenza a irritazioni. Puoi usare l’acido ialuronico vaginale e il laser vaginale, o creme diverse che ti aiutino nel rapporto.
Anche il detergente intimo adatto deve avere un’efficacia protettiva e il rispetto della pelle, delle mucose e della flora batterica fisiologica associando a queste caratteristiche proprietà emollienti e lenitive specifiche.
C'è anche un farmaco, l' Ospemifene, è un trattamento che permette attraverso il suo particolare meccanismo d’azione di migliorare i sintomi legati all’atrofia vulvo vaginale, come la secchezza vaginale e la conseguente dispareunia, ossia il dolore causato da una secchezza severa durante i rapporti intimi. La disponibilità di un trattamento orale come ospemifene è importante poiché non solo riduce i sintomi, favorendo l’intimità di coppia, ma migliora notevolmente anche la qualità di vita della donna.
vedi anche www.italiasalute.it/4672/…
Non ti dimenticare che le terapie devo essere prescritte su ricetta da un medico! Non fare mai il fai da te, perchè un ginecologo/a che ti segua è fondamentale
Gentilissima Elena, un nostro specialista provvederà al più presto a rispondere alla sua domanda.
Nel frattempo buona navigazione su okmedicina.it!
Generalmente l'ormone che può elevare la temperatura è il progesterone, ma di pochi decimi (ricorderà la misurazione della temperatura basale come test per l'avvenuta ovulazione!); £9 ed oltre è vera e propria febbre e, francamente non credo ci siano possibili collegamenti con la mestruazione. Mi faccia sapere se continua
Faccia i dosaggi ormonali, ma direi che non è preoccupante la variazione del ciclo. E poi si vedrà.
Il magnesio e' un ottimo integratore che male non fa, soprattutto ai malesseri che noi non conosciamo perché lei non ce li sa spiegare. Buona serata
C'è attinenza nel senso che gli estrogeni fanno bene alla alopecia. Poi quando si fanno le domande conviene sempre riferire la propria età, così e' più facile inquadrare il problema e rispondere. Quindi non c'è attinenza con la cura, anzi....
Se non ha controindicazioni, oppure fattori di rischio per la mammella oppure per l'utero, e non ha familiarieta', la può assolutamente fare. Le consiglio pure per il momento una pillola contraccettiva leggera o l'anello vaginale Nuvaring, che può utilizzare almeno fino a 50 anni, sottoponendosi a controllo specialistico. Successivamente si rivaluterà il caso. Sicuro che è' in menopausa conclamata?