La notizia scioccante sta facendo in queste ore il giro del web. All’ospedale romano Pertini una giovane mamma allatta suo figlio, nato da appena...
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Bambini da seguire dopo il Covid
Per gli esperti si può sospettare il Long COVID in bambini e adolescenti in caso di persistente mal di testa e fatigue, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, dolore addominale, mialgia o artralgia.
Altri sintomi possono essere persistente dolore toracico, allo stomaco, diarrea, palpitazioni cardiache e lesioni cutanee. Infine, l'articolo si sofferma sull'approccio da adottare. In breve, bisognerebbe effettuare una visita dopo 4 settimane dall'infezione, sospetta o confermata, e poi una dopo 3 mesi per confermare "il ritorno alla normalità" o affrontare gli eventuali problemi. Non viene inoltre trascurato l'aspetto psicologico. I bambini e gli adolescenti che presentano sintomi di stress mentale vanno seguiti. Gli esperti ricordano poi che nella maggior parte dei casi i sintomi spariscono spontaneamente, ma che bisogna identificare precocemente quei bambini che presentano problemi medici significativi per poter poi gestirli in maniera adeguata.
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Puoi discutere di tutti i dubbi, domande e riflessioni che ruotano attorno al meraviglioso mondo delle mamme, dei papà e dei loro bambini.
Il gruppo è curato da Vania Rigoni, dottoressa in Scienze dell'Educazione, Pedagogista Clinico ANPEC e Reflector SIR.
La notizia scioccante sta facendo in queste ore il giro del web. All’ospedale romano Pertini una giovane mamma allatta suo figlio, nato da appena tre giorni. La donna, a quanto pare, si sarebbe addormentata e il neonato, schiacciato nel letto dalla propria mamma, sarebbe morto in questo modo: soffocato. Il reparto si sveglia con le urla della donna. È la notte tra il 7 e l’8 gennaio. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo.
Su raccomandazioni, regole, su come prevenire tragedie di questo tipo è intervenuta l’ostetrica Alessandra Bellasio, Ostetrica e divulgatrice sanitaria su UniMamma.it. “La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi). L’American Academy of Pediatrics, a questo proposito, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli. Nello specifico - spiega l’esperta - attraverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l’uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, di evitare il surriscaldamento e l’utilizzo di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie. È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all’età e alle dimensioni del piccolo”.
Continua l’ostetrica: “Bisogna considerare che l’ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino, tuttavia, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza. Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. Soprattutto nei bambini di età inferiore a 4 mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno. A questo proposito è fondamentale ribadire l’importanza di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza può prendere il sopravvento in ogni momento”.
Buona sera Dott.ssa Pacelli, la ringrazio di cuore delle sue indicazioni, metto subito in pratica i suoi consigli, le farò sapere, Grazie ancora saluti
Sempre più mi convinco che i "no" ci aiutano. Aiutano i figli ad avere dei limiti, aiutano i genitori ad imporre e imporsi dei limiti. Non è facile accettarli e non è facile darli.
Ma se ragionati, i "no" sono molto preziosi per crescere. E' un sentiero che si traccia e prima bisogna imparare a camminare su quello, poi solo dopo aver fatto tanti passi, puoi cercare altre strade, sicuro sulle tue gambe. E allora quei "no" così faticosi, li ricordi e li capisci in tutta la loro importanza.
Grazie Laura del commento. I genitori sono sempre "educatori"-colleghi preziosi per noi specialisti. Credo che quello che scrivi sia importante, non si può pensare di affrontare l'alimentazione come una materia da impartire in modo direttivo bensì un ambiente in cui la famiglia cresce, auto impara e si auto-alimenta.
Spesso mi capita di aiutare le coppie proprio in questo senso, affiancandomi se serve da un nutrizionista, e sopratutto con strategie gioco-alimentari.
buona giornata
@Arkadina: quante emozioni nuove per i sui bimbi! quanti impegni anche...si ricordi che i ragazzi hanno anche tanto bisogno di tempi vuoti, la noia è creativa e se è affrontata con serenità forgia idee, giochi inventati, sperimentazioni e ascolti di se stessi. I piccoli ne hanno bisogno, almeno quanto noi adulti.
Sicuramente 21 fradi è già una temperatura elevata. Per legge la tempertaura nelle abitazioni non può superare i 20 gradi. le consiglio un umidificatore. purtroppo nessuno la fa rispettare. Attenzione, quindi, a non superare i valori di temperatura consentiti dalla legge, anche perché l'abuso dei riscaldamenti è tra le cause dell'inquinamento atmosferico che assedia le nostre città, oltre a favorire l'insorgenza di malanni di stagione e altri problemi di salute legati allo sbalzo termico tra interno ed esterno.
Buonasera e mi scusi se le rispondo in ritardo, ma l'influenza e i problemi legati alle alluvioni mi hanno distratta dal mondo digitale. I bambini spesso hanno una modalità analoga a quella che ha sua figlia, l'oggetto totem li accompagna nei momenti di disagio finché non si sentono indipendenti emotivamente. Non si preoccupi, e mantenga tuttavia lo sguardo attento e pronto a leggere eventuali disagi che potrebbero compromettere la serenità della piccola.
Perchè tutto è normale e soggettivo (non si può generalizzare nei comportamenti).
Mi sento solo di aggiungere che dei paletti li dovete porre, come mi sembra che già faccia (esempio no a scuola), altrimenti è un comportamento sbagliato come i ciucci a 5 anni e i bambini che dormono nel lettone fino a 9-10 anni….
spero di esser stata chiara
la saluto
Buona sera, è passato tanto tempo dalla sua domanda, ma io sono del Gruppo da pochi giorni e mi sento chiamata a riflettere con lei anche perchè potrebbe servire ad altri genitori.
La dr.Neuropsichiatra conosce la storia evolutiva della sua famiglia seguendo da tempo la sua bambina, informazione preziosissima per ogni Specialista. Inoltre sentendolo parlare, sentendone la cadenza ritmica e osservandone il comportamento/risposte rispetto ai rumori le ha suggerito un esame audiometrico: questo non signica che le ha fatto una diagnosi, le ha semplicemente proposto un accertamento che se evidenziasse una lieve difficoltà di udito avrebbe la possibilità di intervenire nel momento migliore con i più veloci risultati.
Vi porto in riflessione su una questione: voi quando disapprovate una questione o siete contrastati cosa fate?
Di sicuro cercate di comunicare, capire e a volte vi scapperanno anche due urlacci... a 18 mesi è difficile argomentare le proprie ragioni...il linguaggio che conosciamo meglio è il non verbale.
Perciò vi invisto a non sottolineare certi comportamenti, affinchè non diventino una modalità ma anche vi invito a continuare con l'ottima osservazione perchè sia i genitori e i nonni hanno il compito di "pre-occuparsi" dei loro figli (= occuparsi prima è meglio che intervenire dopo!)
salve, io credo che ci possa essere un periodo di inappetenza nei bambini anche cosi piccoli. dopo aver escluso con il vostro pediatra delle patologie, io non mi preoccuperei. poi i prematuri possono avere anche degli arresti di crescita che si risolve spontaneamente. avete escluso intolleranze ? e poi un consiglio , fate un'analisi delle urine e urinocultura, potrebbe essere una banalissima infezione alle vie urinarie che si cura con un antibiotico e tutto si risolve. per qualsiasi dubbio ed altre informazioni resto a disposizione . cordiali saluti
gentile signora, credo che sua figlia si sia affidata al pediatra che sicuramente ha scelto il percorso adatto. all'eta' della sua nipotina ci possono essere casi analoghi tutti perfettamente risolti con il tempo. credo quindi che lei possa stare serena , ed il pediatra di volta in volta sapra' valutare la soluzione migliore per la piccolina . distinti saluti laura ricella