Bolarinwa Kemisola ha scoperto la passione per le nuove tecnologie quando arrivò seconda a un concorso scolastico, e ora la fondatrice di Nextwear...
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Si pensa ad un anticipo dell'età per lo screening mammografico offerto alle donne dal Servizio Sanitario Nazionale. Lo dice nel suo intervento al congresso Andos, Associazione Nazionale Donne Operate Al Seno, il ministro della Salute Orazio Schillaci. «Anche grazie alla collaborazione tra istituzioni, le associazioni e la comunità medica e scientifica - sottolinea il ministro - abbiamo varato, a gennaio, il Piano Oncologico Nazionale che tende a una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico. Tra gli obiettivi strategici, il Piano indica di aumentare l'estensione, in particolare con l'allargamento della fascia d'età per lo screening mammografico dai 45 anni (attualmente la maggior parte delle regioni lo applica dai 50 anni) ai 75 anni (rispetto dagli attuali 69) e una maggiore attenzione ai gruppi vulnerabili, nonché di identificare precocemente i soggetti a rischio per storia familiare. Sulla tematica relativa all'anticipo dell'età per lo screening mammografico, la Raccomandazione adottata a dicembre dal Consiglio dell'Unione europea sugli screening dei tumori, alla luce delle attuali evidenze raccomanda lo screening con mammografia per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, suggerendo un limite minimo di età di 45 anni e un limite massimo di 74
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Bolarinwa Kemisola ha scoperto la passione per le nuove tecnologie quando arrivò seconda a un concorso scolastico, e ora la fondatrice di Nextwear Technology è pronta a lanciare sul mercato il primo prototipo di “reggiseno intelligente”, che promette di individuare il cancro al seno di chi lo indossa.
“Smart bra” è un vero e proprio reggiseno indossabile di tessuto, dotato di sensori e batterie ricaricabili. Una volta indossato, è in grado di eseguire lo screening mammario comodamente a casa, e di trasmettere i risultati entro 30 minuti alla paziente tramite un’applicazione scaricabile sullo smartphone e al proprio medico. I primi prototipi del progetto, finanziato dal governo nigeriano e dalla banca Standard Chartered, saranno sperimentati nei prossimi mesi, prima di un lancio massiccio sul mercato. Dispositivi simili sono in fase di sperimentazione anche in Austria e in Messico.
Al Guardian l’ingegnera robotica ha raccontato di aver fondato Nextwear Technology nel 2019, insieme a un gruppo di esperti del settore, proprio nell’anno in cui sua zia morì di tumore al seno, una malattia che in Nigeria solo nel 2020 ha colpito 28mila donne, di cui oltre la metà ha perso la vita. “In quei mesi avevo scoperto i dispositivi tecnologici indossabili e il mio obiettivo da subito è stato quello di sviluppare un indumento in grado di rilevare il cancro al seno nella sua fase iniziale”. Un medico, ricorda la scienziata, subito dopo la morte della zia le spiegò infatti che la donna avrebbe potuto salvarsi “se solo il cancro fosse stato diagnosticato prima”. L’obiettivo di Kemisola però è anche quello di “permettere alle donne di poter usare questo strumento gratuitamente”.
In Nigeria infatti, non solo si contano solo 90 oncologi ogni 100mila pazienti oncologici – in un paese che conta oltre 220 milioni di persone – ma i costi delle chemioterapie e dei farmaci sono per molti proibitivi: vanno dai 300mila a 1,5 milioni di naira, laddove il salario minimo mensile si aggira intorno ai 30mia naira (l’equivalente di circa 35 euro). Inoltre i centri oncologici così come certe apparecchiature diagnostiche si trovano principalmente in città, creando difficoltà per chi abita nelle regioni rurarli o remote. Smart Bra quindi potrebbe garantire “un approccio rivoluzionario alla prevenzione del cancro al seno a livello globale, non solo in Nigeria” ha detto ancora Kemisola, che è anche la presidente di Women in Ict, un’organizzazione no profit che dal 2018 promuove la partecipazione delle donne nel campo delle nuove tecnologie. “Il nostro obiettivo- aggiunge- è anche di ridurre dell’80% il numero di donne che muoiono di cancro al seno, in linea con l’agenda Onu per lo sviluppo sostenibile del 2030”.
Lo scorso 4 febbraio, in occasione della Giornata internazionale per la lotta al cancro, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms/Who) ha lanciato un’iniziativa globale per scongiurare 2,5 milioni di morti per cancro alla mammella – che colpisce sia uomini che donne – entro il 2040, fondata su diagnosi precoci e terapie efficaci. L’organizzazione Onu avverte infatti che questa tipologia di tumore colpisce 2,3 milioni di persone ogni anno, rendendola la più diffusa tra gli adulti e spesso la principale causa di morte tra le donne. Gli esperti avvisano che nei paesi ad alto reddito oltre il 90% dei malati sopravvive, mentre nei paesi con sistemi sanitari più fragili questa percentuale non supera il 50%, e in alcuni casi resta di molto inferiore, facendo temere che entro il 2040 tre morti su quattro si registreranno nei paesi a medio e basso reddito.
Salve ho trovato questa discussione che mi interessa molto, in quanto anche io ho la stessa passione di cui parla l'utente. La pratico da tanti anni ed è una vera e propria passione. A volte capita che si esageri come mi è successo in questi giorni e i capezzoli diventano rossi come se la pelle fosse andata via, esce anche qualche goccia di sangue e per giorni danno dolore e bruciore soprattutto fino alla comparsa di crosticine, che ahimè per andare via richiedono diverse settimane. Come ha scritto il dottore non si rischia nulla e si può continuare la propria passione, ma visto che è un argomento un po' imbarazzante da trattare con il proprio medico chiedo. C'è qualche pomata qualche crema che si può applicare per una guarigione più rapida e per evitare il rischio di qualche infezione, che è sempre stata una cosa che mi ha preoccupato molto. Grazie per l'attenzione
Buonasera, mia sorella ha 35 anni e combatte da 5 anni con un tumore al seno triple negative. Ha subito diversi interventi per eliminare i linfonodi e da 5 anni è sottoposta a chemioterapie diverse... dopo 2 e mezzo la malattia ha provocato delle metastasi all'encefalo che lei ha curato con radioteria. dopo 5 anni, cioè il mese scorso i linfonodi sono aumentati nuovamente di dimensione e ci sono altre 4 metastasi all'encefalo. dopo varie ricerche fatte da noi, perchè l'oncologo ci dava poche speranze, abbiamo optato per la cyberknife che curera l'encefalo, mentre siamo in procinto di fare diverse visite presso istituto nazionale dei tumori a milano e cdi a milano. Ci è stato poi consigliato un centro cyberknife ad Empoli.
Salve a mio avviso Aclasta è un buon farmaco ( acido zoledronico ) molto utile. . . . e indicato per il trattamento dell osteoporosi nelle donne in post menopausa. .x cui le consiglierei di continuare
non intravedo alcuna correlazione con la vecchia diagnosi oncologica di neoplasia del seno. Indagherei piuttosto l'articolazione della spalla. Consulti il suo medico che può indirizzarla in maniera più appropriata.
Non saprei dirle perchè la collega le ha prescritto uno stopo di 3 mesi. Anch'io, vista la sua patologia, le consiglierei caldamente letrozolo per 5 anni, sempre che lei sia in chiara post.menopausa.
Con una ecografia fatta 1 mese fa può stare tranquilla!
Cordiali saluti
Sull'estrazione sarei molto cauto. Proverei a devitazzarlo.
Credo che sia una domanda da porre al collega dentista e ai colleghi oncologi che hanno in cura sua mamma e che hanno una visione più completa del quadro clinico. Se l'ortopanoramica è negativa per osteonecrosi o per metastasi ossee, credo che il problema potrebbe essere di natura neuropatica.
Cordiali saluti.