Buongiorno, scrivo per conto di mio padre, anni 73, da 10 afasico in seguito ad un ictus che gli ha colpito la parte destra del cervello.
A dispetto della prognosi, pur avendo tempi di attenzione sempre più brevi, comprende quello che gli si dice, ascolta con attenzione e cerca, a suo modo, di partecipare alle conversazioni. Ovviamente non è in gradi esprimersi in nessun modo, neanche a gesti, compiendo sempre gli stessi qualsiasi cosa voglia dire. Vorrei quindi sapere se esita qualche sperimentazione per consentirgli un minio di espressione del pensiero, mediante macchinari (tipo quelli utilizzati per i malati gravi di sla), ovvero se esitano terapie in grado di consentire miglioramenti anche a distanza di anni (mi riferisco ai recenti studi in tema di staminali).
Ritrovarsi in questa situazione a 63 anni e da allora, malgrado tutto, non perdere mai il sorriso e la speranza (fa capire molto bene questo suo pensiero), è un atteggiamento che merita di essere premiato.
Grazie se vorrete e potrete rispondermi
Paola
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